Nota del giorno 27/06/15 sulla decisione di Tsipras di sottoporre le condizioni UE al popolo greco.




Ha fatto bene Tsipras ad annunciare questo plescito sulla sua politica e sulle condizioni sovrumane imposte dall’UE al popolo greco. E’ bene ricordare che la democrazia è nata per prima in Grecia per poi irradiarsi nel modo occidentale. La democrazia (dal greco δμος (démos): popolo e κράτος (cràtos): potere) etimologicamente significa "governo del popolo", ovvero sistema di governo in cui la sovranità è esercitata, direttamente o indirettamente, dall'insieme dei cittadini. I cittadini formano l’insieme del popolo che deve avere l’ultima parola nel conferire i mandati, nell’accettare le “servitù” e le imposte. Ora queste condizioni imposte dagli organismi europei sono definite dallo stesso Tsipras : un peso inaccettabile dal popolo greco. Egli con questa mossa dimostra un’alta intelligenza e mette lo scacco matto a tutti coloro che speravano e si aspettavano che il governo greco svendesse la Grecia agli strozzini: banche e creditori…, in poche parole gente senza fede, senza etica, senza storia, senza pietà, senza scrupoli che calpesta i diritti dei popoli in nome dei propri interessi particolari e trova proprio in quegli immorali  organismi europei, tanto vantati,  preposti a tutelare i diritti dei popoli, lo strumento per attuare i propri interessi particolari. Se il popolo greco, come sicuramente sarà, voterà contro questi strumenti della schiavitù e della non democrazia,  questo rappresenterà non solo l’uscita della Grecia dall’Euro, ma la fine della stessa Unione europea: proprio questo tipo di costruzione d’unione in antitesi con quello tanto sognato e atteso dai popoli europei. 

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