J’Accuse del 11/12/2106 tra la Vergine Maria e il presidente Renzi-

                      Madonna Litta- Leonardo Da Vinci- Museo dell' Ermitage- San Pietroburgo. Russia.

J’Accuse del 11/12/2106 tra la Vergine Maria e il presidente Renzi-

Le notti bianche si susseguivano l’una dopo l’altra e Renzi non riusciva a degerire la sconfitta elettorale. “perché o dio del cielo mi hai abbandonato?”, si domandava in continuazione. La Madonna invocata da D’Alema in modo scherzoso e ironico fu un fatto fatidico. Che cosa avrei invocato io? Ma un uomo come me senza fede e senza religione, che cosa poteva invocare? Solo catastrofe e minacce furono invocate in caso di vittoria del no e allora ripeteva il povero Renzi  disperato e rammaricato. Sospirava di tanto in tanto e guardava il cielo e diceva: t’avrei anche io invocata pur di vincere quella sfida referendaria, ma oramai…, la sconfitta è amara ed io che destino avrò? Che fine farò? Quando però il giovane presidente si arrese al sonno, la Madonna le comparve:
-         Renzi, figlio mio…, allattati ora con il mio latte, con le mie grazie, disse
-         Madre, madre santissima, grazie, grazie ripeté
-         Sono qui per illuminarti. I tuoi seguaci t’hanno tradito e lo sai il perché?
-         Renzi aggrottò la fronte e rispose: no, non lo so”
-         Lo sai invece, ripeté Maria. Hai tralasciato il mio latte e hai bevuto dalla mammella sbaglia! Poi aggiunse: "perché tu li hai girato le spalle". Ti sei scordato dei poveri, dei disoccupati e dei disperati, per non parlare di quel sud sempre dimenticato e marginalizzato. Non ti ricordi quali persone frequentavi? Quali interessi ti stavano più a cuore? Quale l’interesse supremo di questo paese? Hai detto oggi a Facebook che un giorno si saprà che la tua riforma era una buona riforma per il paese?
-         Sì l’ho detto e l’ho scritto…
-         Ancora non ti sei illuminato. La gente non ha bisogno di nuove leggi, ma di un nuovo spirito di fratellanza e di pace che faccia regnare l’uguaglianza e la giustizia tra gli uomini. Ci sono troppe disuguaglianze, troppe disuguaglianze ripeté Maria… E tu che fatto per ridurle
Renzi rimase zitto.
-         hai fatto la riforma costituzionale. Non basta, perché tu giustificasse il tuo regno tra i miei figli. Dio però è  misericordioso, ma non ama i furbetti.
-         Io non sono un furbetto! Rispose

-         Saprai tu un giorno se le mie parole hanno un senso e una verità. Ciao, ciao e scomparve nel buio della notte.

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