J’Accuse riflessione sull’Alta Politica in Italia - Caso Boschi e Banca Etruria


O misterioso bosco?
Tu che a tratti sei fosco..
E a tratti luminoso
Vorrei essere un tuo albero
E conoscere ogni tuo sentiero
Vorrei sentirti amico e gioioso…

Vorrei essere il tuo redentore!
E amare ogni tuo odore
Ogni tuo fiore
Ma se tu un giorno mi abbandonassi…
Non saprei dove muovere i passi
O povero sognatore!

Io ti sognerei o Bosco!
E ti direi ogni amore che conosco…
Per intenerire il tuo cuore
Io ti farei sorridere..
E di ideali ardere

Amore, amore..

J’Accuse riflessione sull’Alta Politica in Italia - Caso Boschi e Banca Etruria

E’ il Tempo dove le cronache parlano di una donna ricca, bella e influente.
Una donna accusata, a torto o a ragione e spetterà alla magistratura di appurarlo, d’avere fatto delle pressioni indirette, quando copriva una carica pubblica, per salvare la banca presieduta dal padre, al fine di procurare così dei vantaggi particolari al suo feudo.
Una donna giunta a noi sul carro degli ambiziosi arrivisti che hanno depredato e snaturato il partito democratico, trasformandolo da un partito deputato a rappresentare la sinistra politica in Italia a partito dove si riflettono le idee di destra, le ombre delle cupole, gli interessi forti dei poteri finanziari, appunto tipiche della gentile e bella donna summenzionata. In una democrazia normale, quando si solleva un minimo dubbio sul comportamento etico o meno di un esponente di rilievo membro del governo del paese in questione, tale personaggio discutibile, se ha un minimo di dignità politica, dovrebbe fare un passo indietro, come dimostrazione della sua innocenza e buona fede. Invece siamo di fronte all’ennesimo caso di negazione della verità e dell’arroganza politica.
Questa vicenda è molto emblematica di un paese “ingiusto” che dedica tutte le sue attenzioni ad un dibattito che si svolge sia sulla stampa scritta che in tutte le televisioni ponendo la domanda seguente- : se questa donna deve rimanere in sella al potere o deve fare un passo indietro?- Trascurando invece tutte le altre questioni scottanti che riguardano l’economia, la politica e la società. Ma aldilà dell’innocenza o meno di questo personaggio, che spetterà alla magistratura di appurare, ci troviamo davanti ad un caso politico dove salta agli occhi un’amara verità: la mancanza degli ideali e dei valori alti che guidano l’azione politica. Qui si pecca d’egoismo, di difendere e far prevalere interessi particolari su quelli generali che devono essere sempre salvaguardati. E allora è il caso di domandarci sempre se la discesa in campo di simili personaggi nella politica sia un fatto giusto e opportuno?
Abbiamo visto quello che è successo nel ventennio di Berlusconi: tutte le leggi ad personam che gli hanno consentito di triplicare il suo patrimonio, abbiamo visto che fine abbiano fatto gli ideali politici e tutto quello che non siamo stati in grado di scoprire. Ora quando i ricchi scendono in politica, occorre domandarsi se lo fanno per servire il bene pubblico o magari com’è capitato alla Boschi, magari in maniera involontaria, quello d’interessarsi alla Banca di famiglia?

Insomma quando le cronache parlano dei presunti truffatori, tralasciando i diritti dei truffati; quando una simile vicenda riempie le pagine dei giornali e i programmi televisivi, facendo scendere in campo eserciti di giornalisti e politici mercenari al servizio delle verità e delle menzogne costruite ad arte, allora potete immaginare che fine abbia fatto l’Alta Politica e i valori su cui dovrebbe e deve incarnarsi una grande democrazia e un paese tanto grande come l’Italia ma tanto schernito dalle sue classi politiche.

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